UN ANNO DI POESIA

"Un anno di poesia" è l'esperienza che mi ha regalato l'omonimo testo di Bernard Friot, illustrato da Hervé Tullet e tradotto da Chiara Carminati per Lapis edizioni: per 365 giorni una poesia al giorno da conoscere, scoprire o inventare giocando con parole, grafiche, temi, riflessioni sempre nuove.

28 febbraio: poesia a ritmo

Ero pronta ad accettare che non sarei riuscita a imparare a memoria una nuova poesia, non in questo periodo così frenetico e non con tutte queste cose per la testa.

E invece eccola qui, ancorata nella mia mente: quando stavo per accontentarmi di scoprire un nuovo poeta contemporaneo e aggiungere una poesia (la più breve possibile) alla mia antologia...dando un po' di ritmo ci è entrata da sola.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

27 febbraio: poesia scarabocchio

In questi giorni impegnativi una poesia veloce come uno scarabocchio, che parte dai colori e dai tratti veloci che svolazzano come una farfalla sul prato e inventano parole.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

26 febbraio: a testa in giù

In questa strana posizione, non proprio comoda, come non pensare al caro Capovolto di Beatrice Alemagna e al suo "I cinque Malfatti"?

Un personaggio che ci invita a cambiare prospettiva per scoprire nuovi punti di vista, nuovi modi di vedere, di parlare, di agire.

E quando a uno a uno tutti ci saremo osservati da sotto in su, dentro, fuori e anche di lato forse ci sembrerà la posizione più naturale del mondo e questo sarà, per tutti, un luogo più comodo e sicuro.

Penso a mia figlia, che alla domanda "Cosa vuoi fare da grande?" ultimamente risponde

"Da grande voglio camminare a testa in giù".

Col cuore le dico TE LO AUGURO AMORE MIO.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

25 febbraio: poesia per sostituzione

Nel viola della notte odo canzoni bronzee. La cella è bianca, il giaciglio è bianco. La cella è bianca, piena di un torrente di voci che muoiono nelle angeliche cune, delle voci angeliche e bronzee è piena la cella bianca. Silenzio: il viola della notte: in rabeschi dalle sbarre bianche il blu del sonno.

Dino Campana

Cambio tre parole alla volta: inizio da quelle che mi piacciono meno, che mi disturbano, che non capisco.

Nel viola della notte odo canzoni bronzee. La cella è APERTA, il giaciglio è bianco. La cella è bianca, piena di un torrente di voci che ENTRANO nelle INVISIBILI cune, delle voci angeliche e bronzee è piena la cella bianca. Silenzio: il viola della notte: in rabeschi dalle sbarre bianche il blu del sonno.

Seguo l'istinto...

Nel FINIRE della notte odo canzoni bronzee. La cella è aperta, il giaciglio è bianco. La cella è bianca, piena di un torrente di voci che entrano nelle invisibili cune, delle voci angeliche e CHIARE è piena l'ARIA bianca. Silenzio: il viola della notte: in rabeschi dalle sbarre bianche il blu del sonno.

...e apro nuove strade.

Nel finire della notte odo canzoni bronzee. La cella è aperta, il RESPIRO è bianco. La cella è bianca, piena di un torrente di voci che entrano nelle invisibili cune, delle voci angeliche e chiare è piena l'aria bianca. Silenzio: il viola della notte: in VERSI dalle ALI bianche il blu del sonno.

Le immagini mi scivolano tra le dita e cambiano...

Nel finire della notte odo canzoni bronzee. La FINESTRA è aperta, il respiro è bianco. La cella è bianca, piena di un torrente di voci che entrano nelle invisibili cune, delle voci angeliche e chiare è piena l'aria bianca. Silenzio: il viola della notte: in versi dalle ali bianche l'ARRIVO del GIORNO.

...una trascina l'altra dietro di sé...

SUL finire della notte odo canzoni bronzee. La finestra è aperta, il respiro è CALMO. La cella è bianca, piena di un torrente di voci che entrano nelle invisibili PIEGHE, delle voci angeliche e chiare è piena l'aria bianca. Silenzio: il viola della notte: in versi dalle ali bianche l'arrivo del giorno.

...finché non capisco esattamente dove sto andando.

Sul finire della notte odo canzoni bronzee. La finestra è aperta, il respiro è calmo. La COPERTA è bianca, piena di un torrente di voci che entrano nelle invisibili pieghe, delle voci angeliche e chiare è piena l'aria bianca. SIPARIO: il viola dell'ALBA: in versi dalle ali bianche l'arrivo del giorno.

Poi, all'improvviso,...

Sul finire della notte odo canzoni bronzee. La finestra è aperta, il respiro è calmo. La coperta è bianca, piena di un FRUSCIO di voci che entrano nelle invisibili pieghe, delle voci angeliche e chiare è piena l'aria bianca. Sipario: il RESPIRO dell'alba: in versi dalle ali POSSENTI l'arrivo del giorno.

...è diventata la mia poesia.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

24 febbraio: poesia infinita

Ogni verso è un monostico in questo che entra prepotentemente nella top ten dei miei esercizi creativi preferiti.

Pensavo di dovermi fermare non appena il verso originale del povero Leopardi fosse stato completamente stravolto, ma poi ho capito che potevo andare avanti all’infinito…è avrei voluto farlo!

…Forte e vana è la voce fuori CAMPO.

Forte e BUIA è la voce fuori campo.

FOLLE e buia è la voce fuori campo.

Folle e buia è la VITA fuori campo.

Folle e buia è la vita fuori BORDO.

Folle e VERA è la vita fuori bordo.

 

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

23 febbraio: poesia per qualcuno

Ho già citato poesie per papà, ho scritto poesie per la mia famiglia e i miei amici, per mia figlia più d'una e ne ho scelte anche per mio marito.

Questa di oggi la metto da parte per te.

È stato facile, è bastato pensare di volare: il tuo sogno, la tua vita e quello che ti immagino fare anche adesso in ogni momento.

Anche se non posso chiamarti e leggerla per te, so che tu ascolti.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

22 febbraio: poesia poliglotta

Sono partita dalla prima parola straniera che mi è saltata in mente: palabra.

Poi ho proseguito mettendoci qualcosa di inglese, quel pochissimo che so di francese, un altro pizzico di spagnolo (che sì, è la mia preferita)…per inserire, infine, un omaggio swahili a una cara amica.

Et voilà!

Here we are!

Na hapo unaenda!

Y ahì tienes!

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

21 febbraio: un'altra lingua

Avrei voluto sfoderare finalmente, dopo tanti anni, il mio libro "Sonetti" di Shakespeare...ma i suoi componimenti sono così lunghi e raffinati che in lingua originale perdono tutto il loro fascino nello sforzo della traduzione.

Avrei voluto trovare una poesia Thailandese, in memoria di una vacanza incredibile, ma non è stato così semplice come mi aspettavo.

Avrei voluto provare con una poesia in spagnolo, perché tutti potessero apprezzarne il senso e la musicalità, ma non volevo cadere di nuovo su Neruda.

Avrei voluto citare in lingua originale una poesia dal film "Memorie di una Geisha", che ho da sempre nel cuore sebbene non sia mai stata nemmeno sicura che esista, ma poi ho ricordato che nel racconto il poeta ne aveva cancellato le parole.

Alla fine mi sono chiesta cosa poteva essere più lontano possibile dalla lingua italiana ma permettermi comunque di godere della voce del poeta?

Ed è così che ho scelto questo Haiku

e ho pensato che, in fondo, per quanto il lavoro di traduttori esperti renda significativa l'esperienza di una poesia straniera, non potrà mai essere uguale a quella che il suo autore aveva programmato.

Vecchio stagno/Una rana si tuffa/Rumore d’acqua

da https://hanamiblog.net/haiku-la-poesia-giapponese/

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

20 febbraio: parole comuni

Oggi 34 parole tutte diverse, rigorosamente scelte tra i primi 20 aggettivi, i primi 71 verbi, le prime 93 locuzioni e i primi 168 sostantivi più usati della lingua italiana.

In questa categoria è il cuore all'ultimo posto.

"Poesia" sta al 445° posto, poeta al 439°, gioia al 268°, mamma (come è possibie??) solo al 227°.

Aiutare, accettare, sognare, sono molto indietro tra i verbi così come accogliere...che sta una posizione dopo ammazzare.

Tra queste della mia poesia, ne ho scelta solo una che non è nemmeno tra le prime mille...

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

19 febbraio: parole dimenticate

Quante belle parole giacciono inutilizzate nel dizionario, aspettando il coraggioso che soffi via la polvere?

Sarebbe così facile infilarle nei discorsi di ogni giorno, ma sembreremmo matti…a meno che non ci scriviamo una poesia.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

18 febbraio: poesia lunga un giorno

Quanto può essere lunga la domenica?

Con mia figlia a volte...anche due pagine!

Mi ributto sulla spensieratezza della filastrocca per viverla con un po' di ironia.

A proposito, se qualcuno volesse conoscerla pago un tot all'ora per tutto il prossimo weekend! 

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

 

17 febbraio: poesia minuta

Quanti pensieri in un solo minuto, troppo poco per raccoglierli tutti. Si fa ordine al volo tra i più nitidi e i primi della fila.

Ed è così che nella poesia entra la vita.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

16 febbraio: appunti in poesia

Un appunto sulla giornata di ieri, rappresentativa di una vita nella scuola.

Arrivata in classe carica per il carnevale, con il mio cerchietto a fiori, carica per il quiz interattivo con cui sapevo che li avrei conquistati e carica perché avremmo poi realizzato un semplice ma sorprendente spara coriandoli.

Per finire, ero carica perché li avrei fatti ridere come matti mettendo scopa e paletta nelle mani degli ultimi classificati nel quiz, per riordinare dopo aver festeggiato insieme.

È andato tutto abbastanza bene per un po’, sono stati forti. Poi hanno iniziato a lamentarsi e a discutere, chi aveva perso ha dichiarato di essersi annoiato e di preferire le schede. In mensa sono stati incontenibili, la tavola sembrava una fattoria e tornando in classe mi è sembrato di dirigere un gregge di pecore.

Con loro è così: si ride e si piange, si vince e si perde e per sopravvivere, sì, bisogna concentrarsi sulle piccole soddisfazioni quotidiane, non lasciarsene sfuggire nemmeno una perché sono quelle, e solo quelle, a spingerti a provarci anche domani.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

15 febbraio: richiamate più tardi

Vi dico subito che no, non registrerò questa poesia come messaggio della mia segreteria. Non sono nemmeno sicura che si possa ancora fare e la userò come una scusa ottima, anche se so bene che in realtà non sono ancora pronta a espormi tanto.

La condivido però con piacere come omaggio a Carlotta Cerri de LaTela e al suo "Cosa sarò da grande", il primo non-manuale per genitori (e non solo!) uscito in questi giorni nelle librerie, che al capitolo 2 ci ricorda la necessità di prenderci cura innanzitutto di noi stessi...anche imparando a trasformare quei SI', che la società ci impone, nei NO che abbiamo diritto di dire.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

14 febbraio: distico

Un verso in più è già un grande potere.

Posso essere, io, riuscita a esprimere un pensiero compiuto sulla bellezza di una donna che non sfiorisce con l'età ma muta e si impreziosisce?

Non ne sono certa, ma sappiate che questa era la mia intenzione!

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

13 febbraio: monostico

Come era ovvio, adesso tocca a me.

Ci penso e ci ripenso, ma non ho ancora di certo questo potere di catturare qualcosa di importante in un unico verso. Dopo appena una quarantina di giorni di pratica mi perdono e provo a buttar giù una riga semplice, su quanto vivo qui e ora.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

12 febbraio: poesie corte

Ero alla ricerca di poesie corte e ne ho trovate molte, davvero, che in pochi versi esplodono di emozioni e dicono cose incredibili.

A dire la verità non sono sorpresa, ricordando e amando come il resto del mondo Soldati di Ungaretti.

Ecco qualche assaggio meno famoso…ma non per questo meno intenso.

Moneta che sta in mano

si deve serbar, forse;

ma quella che è nell’anima se non si dà si perde.

Antonio Machado

 

Una parola muore
appena detta,
dice qualcuno.
Io dico che solo
quel giorno
comincia a vivere.

Emily Dickinson

 

tutti i vicini pensano
che noi siamo
strani.
e noi pensiamo
lo stesso di loro.
e facciamo
tutti
centro.

Charles Bukowski

 

È stato rincontrando Neruda, però, che in quei pochi versi ho trovato tutto. E mi sono fermata.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

11 febbraio: altre poetesse

Sull’onda delle grandi e famose poetesse mi sono ritrovata a cercare le autrici di oggi, per scoprire quello che hanno da dire per noi.

Di nuovo, questo viaggio nella poesia incontra e si intreccia con il mio viaggio personale lungo la strada, in questo caso, del «femminismo».

Ecco alcuni versi, per cominciare.

Per approfondire, invece, mi appunto questo link

https://www.poetessedonne.it/

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

CREA INSEGNA

Qui troverete:

  • il racconto delle esperienze di una maestra che non vuole smettere mai di imparare dai suoi piccoli alunni e dal loro sguardo speciale sul mondo;

  • le mie proposte didattiche meglio riuscite e quelle che ho "rubato" e fatto mie adattandole al mio stile;

  • le creazioni e le sperimentazioni che mi rendono felice.