Ogni anno scolastico lascia un segno indelebile in studenti e insegnanti, così profondo che tocca anche chi, come me, lo ha potuto vivere solo da spettatrice in attesa di riprendere insieme il cammino. Non potevo non salutare la classe e, a conclusione di questa terza ricca di cambiamenti, evoluzioni, nuovi amici e vecchi compagni in partenza per altre avventure nulla mi è sembrato più adatto delle pitture rupestri per tenere simbolicamente traccia del passato, abbracciare il presente e accogliere il futuro.
L'attività è molto semplice e si organizza in un "Cosa fai domani in classe?" chiesto alla collega una sera, prima di mettere insieme un grande foglio di carta da pacco, qualche piatto e cucchiaino, barattoli di caffè, cacao, curcuma e paprica forte rubati dalla dispensa. Ed ecco che in dieci minuti sono pronta a combinarle l'improvvisata.
Per prima cosa stropicciamo insieme la carta, la ristendiamo e ripetiamo l'operazione un paio di volte così da creare l'effetto "parete di roccia". In seguito aggiungiamo qualche goccia d'acqua alla curcuma per ottenere il giallo, alla paprika per il rosso, a un mix di caffè e cacao per il nero e mescoliamo fino a ottenere impasti piuttosto densi. Infine, non dobbiamo fare altro che immergere la mano nel colore scelto e lasciare l'impronta sul foglio, con buona pace (come sempre!) di collaboratori scolastici e genitori che dovranno forse lavare via qualche traccia fisica dell'esperienza.
Si tratta di un'attività semplice e veloce, inclusiva e flessibile che può essere proposta in modalità più complesse, per esempio scegliendo di imitare le rappresentazioni originali oppure, perché no, di reinterpretarle utilizzando tecniche antiche per raccontare la quotidianità moderna chiedendoci cosa disegneremmo, oggi, sulle pareti delle nostre abitazioni?
In rete si trovano diverse soluzioni e proposte di contenuti e materiali alternativi, ma nulla vieta di scegliere insieme riflettendo su quanto potevano avere a disposizione nel Neolitico. Attenzione: qualcuno di particolarmente simpatico o estremamente puntiglioso proverà a convincervi a realizzare le opere con il guano in nome della fedeltà ai libri di storia...io lo sconsiglio per motivi igienici!
Un piccolo bonus: se siete insegnanti previdenti a cui piace prepararsi con anticipo, consiglio di procurarsi per introdurre il laboratorio l'albo illustrato "La grotta degli animali danzanti", della mia amata collana Il ponte delle arti, edita da Jaca Book (se invece siete imprevedibili come me ne trovate qualche videolettura disponibile su YouTube).