UN ANNO DI POESIA

"Un anno di poesia" è l'esperienza che mi ha regalato l'omonimo testo di Bernard Friot, illustrato da Hervé Tullet e tradotto da Chiara Carminati per Lapis edizioni: per 365 giorni una poesia al giorno da conoscere, scoprire o inventare giocando con parole, grafiche, temi, riflessioni sempre nuove.

29 maggio: poesia blu

Non voglio parlare né di cielo né di mare ma per rendere protagonista il blu di cos’altro parlare?

Sfumature, solo delle sue sfumature e lo stesso mi ritrovo a tuffarmi dalle nuvole.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

28 maggio: cose di ogni giorno

Dover provare a scrivere di cose semplici per trovarsi improvvisamente a capire che non esistono più cose semplici nella vita quotidiana, da quando della mia vita quotidiana fa parte una bambina

È così estenuante, eppure così poeticamente intrinseco in loro che, anche se sembra inconcepibile, credo che un giorno mi mancherà!

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

27 maggio: dubbi

I dubbi sono inesauribili e fonte sicura di temi per infinite poesie, dai più semplici e leggeri per fantasticare - dove va il vento quando non soffia?- a quelli classici e filosofici - essere o non essere?- a quelli reali e concreti, che permeano la vita di ogni giorno e non puoi decidere di tralasciare.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

26 maggio: botta e risposta

Caro Carducci, questo cult della poesia italiana celebra l’autunno con immagini meravigliose che coccolano lo spirito come una calda coperta e una tazza di tè…ma quando descrive con precisione il paesaggio all’approssimarsi dell’estate merita una risposta per le rime!

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

25 maggio: poesie da buttare

Con coraggio ripesco questa brutta poesia che avevo nascosto sotto a una ben piazzata videorecensione e che ora cerco di celare dietro una riga e uno sfondo scuro. Una poesia brutta, decisamente la più brutta mai scritta per linguaggio, contenuto e struttura (come da consegna creativa!): oggi la straccio e la butto via per sempre insieme agli ultimi frammenti della rivista utilizzata in questi giorni.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

24 maggio: ritagli

Un inno a chi non ha paura di cambiare e di lasciarsi indietro, anche con dolore, zavorre pesanti sul cuore.

Un componimento autobiografico e autocelebrativo con la collaborazione di Sibilla Aleramo, Eugenio Montale, Pablo Neruda, Giovanni Pascoli…e un vecchio numero di Vanity Fair.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

23 maggio: poesia tronca

Reminiscenze liceali del non-finito michelangiolesco, che lascia allo sguardo del fruitore riempire ciò che manca secondo sua esperienza, volontà e inclinazione giungendo alla piena astrazione di un messaggio universale.

Questi versi tronchi sono per chiunque li voglia riempire.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

22 maggio: poesia smembrata

Mostrando una certa gentilezza

il tempo se n’è andato.

Ha senz’altro fatto del suo meglio.

Il sole rabbrividisce con dolcezza

tra le nubi di tramontana:

affonda -tremante pure lui-

nell'occidente della natura umana.

Ho scelto per questo esercizio un altro brano di Enrico testa, approfittando dell’occasione per proseguire nella lettura della raccolta L’erba di nessuno. Preoccupata di «sprecare» un’opportunità creativa rinnovando qualcosa di già troppo nuovo ho invece scoperto che questa poesia non è propriamente sua ma di Dickinson, e che perfino Testa ha utilizzato alcune tecniche che ho imparato con Bernard Friot: includere, proseguire, modificare, smembrare, ristrutturare, recuperare, dare nuova vita a poesie già scritte.

Oggi mi sono divertita, trasformando alcuni versi sul tempo effimero della vita umana in quello che potrebbe sembrare un monito contro il danno che la civiltà sta procurando alla natura.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

21 maggio: duetto

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

20 maggio: tratti poetici

Ho cercato un grande foglio, il più grande che avevo, e uno strano pennello, il più strano che ho trovato ed ecco che per uscire dallo scrivere consueto lo spazio torna a essere poco. Dopo avere esplorato lo spazio in tutte le forme infine il tema è lo spazio che manca e che anche oltre il foglio sempre soffoca, quando si vuole uscire.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

19 maggio: a pezzettini

Stessa rivista, stessa foto di ieri, ma fatta a pezzi lascia parlare solo i colori…e il sorriso di Witherspoon.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

18 maggio: poesia tra le righe

Doveva forse essere un’altra prova di scrittura nello spazio, ma è stato il supporto oggi a condizionare il pensiero: una vecchia rivista patinata, una luminosa Reese Witherspoon che un po’ sorride un po’ cerca di fare emergere nell’articolo (immagino, non l’ho letto!) la sua umanità. E mi piace davvero molto il risultato, soprattutto per il riferimento al lettore attento proprio in un prodotto grafico in cui i versi si confondono con la pagina su cui si posano.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

17 maggio: poesie a spasso

Fuori dalla zona di comfort, ma a piccoli passi: spargere poesie per la città mi sembra ancora un po' troppo e per ora mi limito a esporle nel mio cortile pensando che sono letteralmente parole al vento e chi lo sa, magari prenderanno il volo e usciranno per la strada.

Magari, visto che ormai le ho stampate, alla fine mi sentirò di portarle a spasso e qualcuno le troverà nascoste in un libro preso in prestito in biblioteca o nel volantino della spesa al supermercato. Chi può dire quante cose sorprendenti posso ancora fare!

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

16 maggio: di stanza in stanza

Al mio soggiorno e al mio enorme divano, il luogo dove mi butto sfatta a fine giornata a godermi L’ora nostra descritta da Saba, quella in cui si intrecciano la tregua della sera e il pensiero di tutto ciò che ci aspetta domani, quello dove si sosta in attesa di un tempo accettabile per trasferirsi nel letto e chiudere gli occhi.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

15 maggio: poesia vagante

Se avessi realmente svolto questo esercizio a metà maggio avrei scritto tutt’altra poesia camminando lungo lo stesso identico percorso: avrei parlato di saltare tra i banchi da una vita all’altra, seminando un consiglio, un aiuto, una carezza e raccogliendo qua e là qualche fiorellino dove sono stati gettati dei semi.

Invece...è già metà giugno! La scuola è finita, i bambini sono in vacanza ed è tempo per noi maestre di tirare le fila di un anno scolastico senza poter evitare di immaginare come rendere sempre migliore il prossimo.

 

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

14 maggio: poesia in caselle

Qui ho visto i "quadratini" che le etichette ci disegnano attorno. "Pigro", "disordinato", "monello", "distratto"...quanti bambini ho visto infilarsi in questi quadratini per soddisfare genitori e maestre? Quanti di noi ci vivono stretti da anni? E poi ci troviamo da grandi a crearne di più solidi: "goloso", "grasso", "sfigato", "omosessuale", "extracomunitario". "Maschio" o "femmina".

Quante anime ho visto, compresa la mia, lottare disperatamente per uscirne? Non sarebbe meglio per tutti portare queste prigioni all'estinzione?

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

13 maggio: direzione ostinata e contraria

Ho già scritto a zig zag, dal basso, dall'alto...vado col cerchio ed è subito una giostra.

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

12 maggio: poesia dall'alto

Doveva essere una poesia "dal basso" ma casualmente era una modalità che avevo già sperimentato (in diagonale).

Ma allora come provare, se dall'alto ho già scritto per tutta la vita? 

Ecco sgorgare dalla cima del foglio una cascata!

(Sarebbero state lingue di fuoco se avessi sperimentato dal basso).

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot

illustrato da Hervè Tullet, tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

CREA INSEGNA

Qui troverete:

  • il racconto delle esperienze di una maestra che non vuole smettere mai di imparare dai suoi piccoli alunni e dal loro sguardo speciale sul mondo;

  • le mie proposte didattiche meglio riuscite e quelle che ho "rubato" e fatto mie adattandole al mio stile;

  • le creazioni e le sperimentazioni che mi rendono felice.