UN ANNO DI POESIA

16 marzo: qua e là

Io sono come quella foglia – guarda –

sul nudo ramo, che un prodigio ancora

tiene attaccata.

Negami dunque. Non ne sia rattristata

la bella età che a un’ansia ti colora,

e per me a slanci infantili s’attarda.

Dimmi tu addio, se a me dirlo non riesce.

Morire è nulla; perderti è difficile.

Umberto Saba, La foglia

Di proposito non ho voluto leggere la poesia di Saba prima di scrivere la mia, eppure l'immagine della foglia aggrappata al ramo sembra evocare in maniera universale riflessioni sul distacco.

Distacco imposto e sofferto nell'originale, distacco altrettanto sofferto ma agognato dalla foglia che desidera lasciare spazio alla vita nuova a costo di cadere a terra, nella mia versione.

O almeno questa era l'intenzione, quando ho giocato a riempire i vuoti tra le parole rubate qua e là a Saba.

 Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

15 marzo: più di un endecasillabo

Versi lunghi danno più spazio per dire cose.

Oltre l'endecasillabo, quasi in prosa, racconto un episodio e un'esperienza di vita che dopo anni prende ancora in me un sacco di spazio.

 

14 marzo: endecasillabi liberi

A sbagliare gli endecasillabi sarò bravissima!

Considerando che non sono neanche certa di contare nel modo corretto.

Spaccerò la mia ignoranza per licenza poetica e vi lascerò credere che l’irregolarità di questi versi sia una scelta di modernità,

mentre con un’originalità senza tempo decanto le lodi della primavera in arrivo.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

13 marzo: pari e dispari

Con lo schema 8-7-8-7 scendono in campo la rima alternata e il ritmo semplice di una filastrocca,

tuttavia dietro a questi versi semplici ci sono amicizie e amori grandi e profondi.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

12 marzo: con regolarità

Sono tornata a rileggere tutte le mie poesie per accorgermi (ma senza troppo stupore) che riesco a trovare regolarità ancora soltanto nella filastrocca e nel ritmo delle rime.

Che dire, gli ottonari sono la mia passione!

 Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

11 marzo: poesia ridondante

Ecco cosa avrei voluto trovare ieri.

Qualcosa che si ripete, sí, ma disordinatamente dentro la poesia! Prima qua e poi là, assumendo significati uguali e poi diversi.

Non ho voluto cadere nella scelta di una parola già tanto usata...strada, aria, casa, silenzio...ho scelto una parola totalmente a caso anche se, ammetto, sono rimasta al sicuro cercando qualcosa che mi desse già in partenza piú opportunità di giocare con il senso.

La strada è ancora lunga e chi lo sa, quale parola potrei scegliere tra un altro mese!

 Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

10 marzo: poesia ripetuta

Non era esattamente un'anafora quella che cercavo oggi ma non mi dispiace aver pensato a questa poesia, cantata migliaia di volte nella versione di Fabrizio De Andrè.

In macchina con i miei da bambina, in pullman con i compagni delle superiori, perfino su spiagge o semplicemente in classe, accompagnati dalle loro chitarre.

E mi rendo conto che -ehi!- è un'altra poesia che non sapevo di conoscere a memoria, un'altra poesia che ho nel cuore.

 

Ispirato a "Un anno di poesia" di Bernard Friot, illustrato da Hervé Tullet e tradotto da Chiara Carminati per Lapis Edizioni

9 marzo: poesia itinerante

Pur essendo oggi in viaggio ho scelto di camminare con i versi nella mia città, sulla strada per la farmacia o la biblioteca, fino al bar. Quando conosco già tutto e so cosa mi scorre intorno, posso guardarmi dentro.

Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

8 marzo: dritta al cuore

Leggere una poesia smuove un'emozione.

Se una poesia si ascolta, l'emozione raddoppia.

Se la poesia è accompagnata dalla musica, l'emozione va dritta al cuore.

Per questa giornata non di festa ma di riflessione, in questa mia fase di crescita femminista scelgo di colpire al cuore le donne che lottano ogni giorno, per unire alla loro forza la mia.

 

 Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

7 marzo: rubo un titolo

Rubo un titolo a Giorgio Caproni, tra i tanti scelgo questo:

"UN BEL MATTINO DI PIENA ESTATE"

Lo scelgo soltanto perché non conosco nessuna delle sue poesie, ma se penso a cosa può succedere di speciale nel tempo di un mattino estivo penso a un viaggio in Thailandia, a una preghiera nel tempio di Bangkok e a quello che stava già accadendo dentro di me...e sono certa di non incorrere nel rischio di mettere sotto a quel titolo le stesse parole di Caproni!

E ringrazio di aver potuto raccontare in versi anche questa storia che amo, prima di scoprire la poesia originale:

UN BEL MATTINO DI PIENA ESTATE

...boschi più profondi e neri

dei più profondi pensieri...

Giorgio Caproni

 Ispirato a Un anno di Poesia di Bernard Friot
illustrazioni di Hervè Tullet, traduzione di Chiara Carminati, Lapis Edizioni

CREA INSEGNA

Qui troverete:

  • il racconto delle esperienze di una maestra che non vuole smettere mai di imparare dai suoi piccoli alunni e dal loro sguardo speciale sul mondo;

  • le mie proposte didattiche meglio riuscite e quelle che ho "rubato" e fatto mie adattandole al mio stile;

  • le creazioni e le sperimentazioni che mi rendono felice.